Filosofo e scrittore russo. Amico del filosofo tedesco F.
Schelling, esercitò notevole influenza sui suoi contemporanei. Nelle sue
Lettere filosofiche (1829-31), criticò duramente la Chiesa
ortodossa e l'assolutismo zarista e auspicò una ritrovata unità
religiosa europea nel Cristianesimo. Perseguitato per le sue convinzioni e
accusato di pazzia, scrisse l'
Apologia di un pazzo (1837) nel quale
tentò di difendersi. Le nuove polemiche suscitate dalla sua opera lo
spinsero ad abbandonare la sua attività di scrittore e a ritirarsi in
solitudine (Mosca 1794-1856).